L’indignazione degli studenti è scaturita dalla constatazione che il convegno, verso il quale erano stati dirottati, sospendendo le lezioni, gli studenti delle quarte e quinte classi, ovvero coloro che sono in età di voto, era in realtà un pretesto marcatamente elettorale, una “copertina corta”, sotto la quale occultare la campagna elettorale in corso per il rinnovo dell’Amministrazione comunale, che vede l’ex vicesindaco, segretario del PD perginese, Marina Taffara, insegnante nella stessa scuola, attivamente impegnata.
Ugo Rossi, constata la situazione, asserendo un’improvvisa indisposizione, non si è presentato all’incontro, lasciando il fido Olivi a svolgere il ruolo di illustratore dei contenuti di una riforma peraltro stentorea, nella palestra dell’istituto.
Non basta la sovraesposzione mediatica del leader maximo del PD, intronato a despota illuminato d’Italia, ma serve anche l’utilizzo improprio dei strumenti didattici, per amplificare i contenuti delle sue mediocrità legislative, che stanno facendo pagare un conto salato a tutti ma in particolare ai giovani.