Washington sta preparando un first strike nucleare sulla Russia. Siete pronti a morire ?
Postato da Super UserDI PAUL CRAIG ROBERTS
informationclearinghouse.info
“Cinquanta anni fa, le strade di Leningrado mi hanno insegnato una cosa: se una lotta è inevitabile, devi colpire per primo” – Vladimir Putin
Kadima ! En Marche! Avanti, March!
I francesi, lungi dal misurare il loro errore, sono ancora sotto ipnosi e non dovrebbero svegliarsi prima della fine delle elezioni legislative.
«Sotto i nostri occhi» – Cronaca di politica internazionale n°239
Durante l’inizio settimana, Putin è stato al centro della politica internazionale con un giro d’incontri che dimostrano l’acquisita centralità del Cremlino sui più scottanti dossier internazionali, con buona pace di quanti sostengono la ghettizzazione di Mosca; un peso politico che Putin intende sfruttare – come dargli torto – ad esclusivo beneficio del suo Paese.
Gentiloni riceve la visita di George Soros a Palazzo Chigi. Un atto di “cortesia”?
Postato da Super Userdi Luciano Lago
Molti osservatori si sono chiesti quale sia stato il motivo della visita effettuata “riservatamente” da George Soros al premier Gentiloni lo scorso 3 di Maggio a Palazzo Chigi, proprio in un momento di polemiche e sospetti che coinvolgono, guarda caso, alcune delle ONG da “trasporto express” migranti, che sono finanziate da Soros attraverso la sua “Open Society Foundations (OSF), capofila delle iniziative “filantropiche” del magnate.
IL RIMEDIO ALLA CRISI E’ NOTO. MA NON SI PUO’ DIRE.
Postato da Super User“45 per cento degli americani spendono fino a metà del loro reddito per ripagare i debiti sulle loro carte di credito”, suona un titolo di Zero Hedge. Circa il 50 per cento di loro hanno un debito superiore a 25 mila dollari (esclusi i mutui), in media il debito per persona è sui 37 mila dollari, mentre il reddito personale mediano è sui 30 mila.
Se perde la Le Pen, l’Europa diventerà definitivamente la prigione dei popoli, e butteranno via la chiave. Se vince Macron, tutte le oligarchie transnazionali, i (loro) grandi media, i banchieri, le lobbies che ci guadagnano, la Erasmus Generation, la Merkel, i partiti collusi dichiareranno che il “populismo” è stato bocciato dai popoli – prima in Olanda, poi in Austria, ora in Francia, per sempre; che le istanze “sovraniste” erano delle paturnie infondate di infime minoranze (“deplorevoli”); proclameranno che gli elettori hanno chiesto: “Ci vuole più Europa” – e procederanno a darvela, a ritmo accelerato, per blindare il loro progetto in modo definitivo contro i vostri pentimenti.
Per il pubblico occidentale la guerra è un grande spettacolo. A parte i più anziani, che hanno assaporato la seconda guerra mondiale, l’esperienza che noi abbiamo della guerra è esclusivamente audiovisiva, prevalentemente bidimensionale e soprattutto, è artefatta, completamente artefatta, non c’è proprio nulla di vero. Le autentiche immagini delle guerre, guerre – detto fra parentesi – quasi tutte iniziate dall’Occidente, ci vengono nascoste. Non le abbiamo mai viste. I telegiornali mostrano altro. In cambio, però, ci mostrano i film tratti dalle guerre. Facendoci naturalmente pagare il costo del biglietto. Vediamo quindi sistematicamente rappresentazioni false di guerre vere, e così facendo la nostra comprensione del mondo alla lunga se ne va… a farsi fottere.
Padroni di tutto, anche dei giornali: chi crede alle loro news?
Postato da Super UserIndustria, energia, finanza, cemento, sanità. E poi, anche, informazione. Editori puri? Non pervenuti. Chi stampa giornali, in Italia, ha soprattutto altri interessi. Qualcuno può stupirsi se poi “la verità” fatica a imporsi, sui media mainstream? «Ecco chi controlla i giornali in Italia: praticamente sono 9 entità, ma in realtà sono molte di meno se si considerano i legami, le infiltrazioni, le affiliazioni, le “amicizie”», scrive “Coscienze in Rete”, citando l’ultimo report del Cnms, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, una Onlus che monitora lo stato dell’informazione partendo dalla lettura dell’assetto proprietario dei media.
Il paradosso di Condorcet apre le porte dell’Eliseo a Marine Le Pen
Postato da Super UserIl giorno successivo al primo turno delle presidenziali francesi, mercati finanziari, grandi media ed istituzioni europee hanno brindato: il “rottamatore” Emmanuel Macron, uscito vincente dal primo turno, avrebbe già ipotecato l’Eliseo, blindando così euro ed Unione Europea.
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Francia: la sinistra mondialista acclama il nuovo “enfant prodige” Macron, paladino della finanza cosmopolita.
Postato da Super Userdi Luciano Lago
Tutto come previsto il risultato al primo turno delle elezioni presidenziali in Francia: vincono i due candidati largamente favoriti, Emmanuel Macron e la Marine Le Pen.
Un crescendo di tensione fino al ballottaggio, ed oltre…
Postato da Super UserDI FEDERICO DEZZANI
federicodezzani.altervista.org
Giovedì sera, a distanza di nemmeno di 72 ore all’apertura delle urne, la Francia è stata vittima di un attentato terroristico dalla forte carica simbolica: un agente di polizia è stato ucciso sugli Champs-Elyées da un presunto affiliato all’ISIS. L’Esagono sceglierà così il prossimo presidente della Repubblica non solo in pieno stato d’emergenza, ma oppresso anche da una cappa di terrore appena rinfocolata: è il coronamento di un’inutile strategia della tensione con cui il sistema euro-atlantico ha cercato di compattare l’elettorato attorno ai propri partiti. La tempistica dell’attentato conferma che Marine Le Pen gode di un ampio margine di vantaggio: la tensione, in Francia e sul piano internazionale, aumenterà costantemente fino al ballottaggio del 7 maggio, ed oltre.
Francia: Le Pen fa ritirare bandiera Ue da studio tv
Postato da Super UserPARIGI (Pars Today Italian) – Niente bandiera europea per la presidente del Front National Marine Le Pen ma dietro di lei solo quella francese: coerente con le sue idee che puntano all’uscita della Francia dall’Europa e dall’euro, la candidata dell’estrema destra ha preteso di partecipare alla trasmissione televisiva ‘Demain Président’ di TF1 senza il vessillo dell’Europa sullo sfondo, come è consuetudine per tutti i candidati che partecipano alla trasmissione.
Terra contro mare: una nuova guerra mondiale potrebbe essere inevitabile
Postato da Super UserIl raid americano in Siria e la minaccia di un analogo intervento in Nord Corea hanno riacceso i timori di un conflitto mondiale esteso a Russia e Cina.