Il Consorzio dovrebbe garantire una ottimale gestione della legalità rafforzando l'attività degli agenti che per primi si trovano a contatto con le persone e le problematiche spesso difficili da gestire.
A distanza di qualche anno emergono però i limiti di questo sistema; infatti le strutture organizzative e il moltiplicarsi di ruoli dirigenziali hanno portato ad un incremento dei costi, sconsigliabile in tempi di spending-review.
Già il Sindaco Corradi faceva notare un costo eccessivo e le lamentele sono simili da parte di ogni Comune associato.
Dopo questa introduzione proviamo però ad utilizzare una lente di ingrandimento per guardare da vicino il corpo di Polizia Municipale in modo tale da capire se per risparmiare qualche soldo, come spesso accade, si è andati a limare su elementi apparentemente meno importanti ma che si rivelano invece fondamentali per i lavoratori e in questo caso per gli agenti.
Nell'ultimo periodo si sente spesso parlare di furti, dal pinetano a Pergine, alla zona dei laghi; un elemento fondamentale in questi casi è la rapidità dell'intervento, una pattuglia o più di una sempre disponibili in modo tale da poter arrivare sul luogo in pochi minuti per scoraggiare i male intenzionati. Se gli agenti sono a controllare le soste, oltre al danno si rischia la beffa.
Altro aspetto da non sottovalutare è la gestione del personale. Quanti agenti sono presenti negli uffici? 1 comandante, 4 ispettori, 3 piantoni, 6 specializzati, 3 impiegate. Altri 23 sono normalmente fuori per i controlli di routine. Si può quindi affermare che circa la metà del personale è occupato in sede.
In questo modo si rischia però di non avere gli strumenti e i numeri adeguati per garantire un ottimale controllo del territorio.
L'amministrazione comunale ha riorganizzato e cercato di snellire il sistema amministrativo, ma ha scelto di non fare alcun concorso per la nomina del comandante. Si procede ormai per rinnovi o nomine dirette che quantomeno sminuiscono ogni possibile concetto legato alla meritocrazia.
S.P.